Spesso uno dei problemi che ci impediscono di essere felici sono le provocazioni...
…e più in generale, quello che le persone pensano e dicono di noi.
In Italia soprattutto lo sport che va per la maggiore è l’invidia del successo.
Per capire come liberarsi da questi fardelli e riuscire ad essere felici vediamo una storia zen molto interessante.
Le parabole sono un metodo eccellente per scoprire, assimilare e ricordare un concetto, in una parola prenderne consapevolezza.
Vediamo quindi la parabola del saggio samurai per liberarsi dai cattivi pensieri, dagli insulti e dal malessere che ci arriva dagli altri.
C’era una volta un anziano e saggio samurai che si dedicava a insegnare il buddismo zen ai giovani allievi. Malgrado la sua età, correva la leggenda che fosse ancora capace di sconfiggere qualunque avversario.
Un pomeriggio si presentò un giovane guerriero conosciuto per la sua totale mancanza di scrupoli. Egli era famoso per l’uso della tecnica della provocazione: aspettava che l’avversario facesse la prima mossa e, dotato di una eccezionale intelligenza che gli permetteva di prevedere gli errori che avrebbe commesso l’avversario, contrattaccava con velocità fulminante. Questo giovane e impaziente guerriero non aveva mai perduto uno scontro. Conoscendo la reputazione del saggio samurai, aveva deciso di sfidarlo, sconfiggerlo e accrescere così la propria fama.
Tutti gli allievi del vecchio samurai si dichiararono contrari all’idea, ma il maestro decise ugualmente di accettare la sfida lanciata dal giovane guerriero.
Si recarono tutti nella piazza della città: il giovane cominciò a insultare l’anziano maestro. Lanciò prima alcuni sassi nella sua direzione, gli sputò poi in faccia.
Gli urlò tutti gli insulti che conosceva, offendendo addirittura i suoi antenati. Per lunghe ore fece di tutto per provocarlo, tuttavia il vecchio si mantenne impassibile. Sul finire del pomeriggio, quando ormai si sentiva esausto e umiliato, l’impetuoso guerriero si ritirò.
Delusi dal fatto che il maestro avesse accettato tanti insulti e tante provocazioni senza reagire, gli allievi gli domandarono:
“Come avete potuto sopportare tante indegnità? Perché non avete usato la vostra spada? Anche sapendo che avreste potuto perdere la lotta, avreste mostrato il vostro coraggio! La gente penserà che siete un codardo!”
L’anziano saggio samurai, allora domandò loro: “Se qualcuno vi si avvicina con un dono e voi non lo accettate, a chi appartiene il dono?”
“Appartiene a chi ha tentato di regalarlo” rispose uno dei ragazzi.
“Lo stesso vale per l’invidia, la rabbia e gli insulti” disse il saggio samurai. “Quando invidia, rabbia e insulti non vengono accettati, continuano ad appartenere a chi li porta con sé”.
Hai capito cosa devi fare per liberarti dai cattivi pensieri provenienti dall’esterno?
Bisogna trattarli come un regalo che non ci appartiene e semplicemente rifiutarli.
Spesso è difficile rifiutare smacchi, offese, ingiurie e insolenze che ci colpiscono, ma è importante reagire per vivere più liberi e felici.